5 consigli per il posizionamento professionale dell’HR su LinkedIn

Giu 24, 2019 | Employee Advocacy | 0 commenti

Posizionarsi in modo professionale su LinkedIn, costruire nel modo migliore la propria rete di contatti, creare interazioni utili, proficue e interessanti sono tutti elementi di grande importanza per il professionista HR.

Per farlo, è importante seguire alcune buone pratiche e sapere che in qualità di professionista HR, il tuo pubblico LinkedIn è ben specifico e definito.

Il tuo livello di responsabilità in azienda influenzerà fortemente la tua rete di contatti e dunque il tuo pubblico su LinkedIn. Proviamo a entrare nel dettaglio.

Un HR Director o HR Manager avrà nella sua rete di contatti altre persone che ricoprono la sua stessa posizione in aziende analoghe e sarà in contatto con associazioni professionali, gruppi LinkedIn che riuniscono i professionisti delle risorse umane e pagine di associazioni come AIDP (Associazione Italiana Direttori del Personale).

Se invece ricopri mansioni più operative, le persone che faranno parte della tua rete non saranno Manager o stakeholder ma altri HR Specialist e potenziali candidati o persone che desiderano avere informazioni sulla vita in azienda e le politiche aziendali per valutare in futuro un cambiamento nella loro carriera.

Partiamo da questa prima distinzione di funzioni, rete e obiettivi per costruire insieme un posizionamento professionale su LinkedIn per il professionista HR. Per farlo, ecco cinque utili consigli.

1. Posizionamento su LinkedIn per HR:  tieni d’occhio l’obiettivo

A seconda del tuo livello di responsabilità, ricorda che hai un obiettivo diverso. Per capire con maggiore precisione qual è il tuo obiettivo su LinkedIn puoi provare a completare questa frase inserendo il ruolo professionale delle persone con cui desideri entrare in contatto, il settore in cui opera la tua azienda e una data entro la quale sarà importante aver raggiunto l’obiettivo:

“Mi impegno a usare LinkedIn per entrare in contatto con … in aziende del settore … entro …”.

Se riesci a compilare questa semplice formula, a memorizzarla e ripeterla interiorizzando il tuo impegno e i tuoi obiettivi nell’uso di LinkedIn, ti accorgerai che ti sarà più chiaro come ottimizzare il tempo dedicato alla tua attività su questo social professionale.

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Il primo consiglio quindi è quello di identificare un obiettivo professionale in termini di networking: individua con precisione chi sono le persone con cui desideri entrare in contatto. Statisticamente, infatti, in Italia LinkedIn viene utilizzato mediamente per dieci minuti al giorno. Il tempo per gestire questo social network professionale, dunque, è limitato e spesso relegato agli orari serali o nel weekend.

Questa limitata quantità di tempo deve necessariamente essere gestita individuando obiettivi chiari: desideri costruire una rete di pari e dunque confrontarti con altri HR Manager su temi caldi nel settore come Employer Branding e Diversity & Inclusion? Oppure desideri creare una rete di potenziali candidati in modo da poter aiutare più efficacemente l’azienda ad inserire le risorse migliori in tempi rapidi?

Ricorda che non devi necessariamente concentrarti solo su un tipo di pubblico, ma è comunque buona norma definire non più di tre pubblici interessanti con cui dialogare, per non disperdere eccessivamente le energie.

2. Posizionamento professionale su LinkedIn: l’importanza della costanza

Un altro consiglio utile per posizionarsi in modo professionale su LinkedIn è quello di essere attivi in modo costante su questa piattaforma. Questo non significa obbligarsi ad essere attivi ogni giorno, anzi questo potrebbe essere controproducente, dando l’impressione di dedicare troppa attenzione ai social a discapito dell’attività lavorativa. La frequenza ideale è quella che prevede una presenza su LinkedIn una o due volte a settimana.

3. Buone pratiche per HR su LinkedIn: non parlare sempre (e solo) dell’azienda

Uno dei problemi ricorrenti che si riscontrano nei profili LinkedIn dei professionisti HR è una eccessiva costanza nel parlare dell’azienda e, nel dettaglio, nel proporre esclusivamente offerte di lavoro. Questo fa progressivamente perdere interesse nei confronti del tuo profilo.

Persone e professionisti utilizzano LinkedIn per aggiornamento professionale, e dunque seguono professionisti come te per conoscere l’andamento di determinate aziende e di alcuni settori, per leggere informazioni relative a dati e tendenze innovative che possano fare la differenza anche nel loro lavoro. Se non offri questo tipo di valore al tuo network, la tua rete non potrà che non restituirti il valore che tu cerchi di ottenere.

Cerca di condividere non solo offerte di lavoro o notizie relative all’azienda, pubblica notizie di settore, trend di mercato, articoli, informazioni, tutto ciò che può essere utile al tuo aggiornamento professionale e che, dunque, con tutta probabilità costituirà una risorsa utile anche per il tuo network di contatti.

È molto meno complicato di come può sembrare. In qualità di professionista sicuramente già ti informi (e ti formi) anche attraverso la lettura di articoli online e altre risorse in rete. Condividere ciò che hai appena letto aggiungendo il tuo pensiero, il tuo punto di vista professionale, dando il tuo contributo è il modo migliore per offrire valore. È questo che la tua rete si aspetta da te: che tu dia la tua opinione professionale su fatti, numeri, dati, trend.

4. Pubblica almeno un articolo professionale

LinkedIn ti offre la possibilità, grazie a LinkedIn Pulse, di pubblicare articoli collegati al tuo profilo, che non vengono cancellati nel tempo e che non hanno, come i normali post, una vita media limitata. Un articolo scritto in LinkedIn Pulse resta visibile sul tuo profilo senza limiti di tempo, con il vantaggio di essere dunque sempre leggibile da chi visita il tuo profilo.

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Non è necessario avere un’alta frequenza di pubblicazione o pensare a un intero piano editoriale. È sufficiente che sia presente un articolo ben scritto, che sia in grado di conferirti lo status di autore di contenuti.

Nell’articolo che scriverai, cerca di non parlare sempre (e solo) dell’azienda, proprio come ti abbiamo già consigliato al punto tre, ma condividi la tua visione del settore delle risorse umane oggi, o parla di un problema pressante per i professionisti che ricoprono la tua stessa posizione.

Un esempio facilmente applicabile: se sei stato a un convegno professionale interessante, puoi parlare approfonditamente delle note prese durante il convegno e condensare all’interno di un articolo la tua conoscenza sull’argomento, condividendola così con la tua rete di contatti.

5. Amplia proattivamente il tuo network

Accade a molti professionisti HR: per paura di essere subissati dalle richieste di contatto da parte di candidati e aspiranti tali limitano la loro attività su LinkedIn ed evitano di inviare a loro volta le richieste di contatto alle persone che potrebbero invece aggiungere valore alla loro rete.

Fare networking con altri professionisti di pari livello è invece parte fondamentale di una strategia di creazione di sistemi di cooperazione, aggiornamento professionale, condivisione delle competenze.

Se non ci si impegna in una attività consapevole di costruzione e ampliamento della propria rete, guidando la costruzione del network nella giusta direzione, il rischio è quello di ritrovarsi con una rete di contatti lasciata al caso, e dunque molto debole sotto tutti i punti di vista. Scegli invece di rafforzare la tua rete aggiungendo ai tuoi contatti anche professionisti di settori diversi e aziende diverse.

Una nota importante: dopo aver aggiunto alla propria rete contatti interessanti e selezionati, è importante cercare di creare un legame non solo virtuale ma anche fisico con le persone con cui si entra in contatto. Una rete di contatti faticosamente ben costruita non può limitarsi a sporadiche conversazioni online o a sterili nominativi parcheggiati nella lista dei contatti LinkedIn.

Scegli di fare davvero networking, di bere un caffè con le persone conosciute, di incontrare a un evento la persona con cui hai appena condiviso una connessione. Solo così la tua rete sarà davvero portatrice di valore, per te e per la tua azienda. E la creazione di valore è alla base della nostra filosofia di crescita su LinkedIn.

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