Brand ambassador per attrarre talenti in azienda

Il brand ambassador è una persona scelta per rappresentare l’immagine aziendale in cui si possano fedelmente ritrovare l’identità e i valori del brand. Può trattarsi di una figura sia interna che esterna all’azienda ed è il migliore testimonial che si possa avere per attrarre nuovi talenti. 

Perché ogni azienda è innanzitutto fatta di persone e il brand ambassador può comunicare in modo aperto e cristallino non soltanto i valori e la cultura aziendale, ma anche l’ambiente lavorativo che il candidato troverà una volta che sarà inserito in struttura.

Secondo recenti studi, i brand ambassador riescono a generare un maggiore senso di sicurezza e autenticità nei confronti del pubblico in generale e quindi anche dei candidati potenziali. 

Ciò consente di ridurre il rischio di errori di valutazione nel corso del processo di recruiting e allo stesso tempo aumentare le possibilità che le persone assunte restino all’interno dell’organizzazione aziendale per un percorso di medio lungo periodo. 

Perché, per i veri talenti, l’assunzione non è un punto di arrivo bensì un punto di partenza. È importante quindi che, una volta individuati, si capisca come trattenerli all’interno del contesto organizzativo.

Per comprendere le aspettative e le esigenze reciproche, il modo migliore è sicuramente portare avanti delle conversazioni autentiche che rispecchino le attese lavorative e personali. In questo senso nessuno meglio del brand ambassador, che conosce benissimo la realtà in cui opera e rappresenta il “volto” dell’azienda, può riuscirci. 

Il concetto tradizionale di selezione in cui si propone una descrizione di lavoro che sia standard per tutti, sia in termini di denaro che di attività, sta poco alla volta lasciando il passo a un’attenzione sempre più mirata alla personalizzazione.

In questo articolo vedremo insieme:

  • cosa fa un brand ambassador;
  • cosa significa diventare ambasciatore del brand;
  • brand ambassador per attrarre talenti.

Brand Ambassador cosa fa

Il brand ambassador è quindi ambasciatore della mission e dei valori aziendali e portavoce dei messaggi dell’organizzazione, in particolar modo attraverso i social network e i blog.

Naturalmente, trattandosi di una persona che diffonde contenuti, valori e messaggi in cui crede, a guadagnarne è l’efficacia della comunicazione e di conseguenza la brand awareness aziendale.

In particolar modo su piattaforme come LinkedIn, molto gira intorno alle identità digitali delle persone che lo frequentano, quindi parliamo sia di profili personali che di ogni altro tipo di attività svolta nei social network come commenti o condivisioni. È proprio facendo passare la comunicazione attraverso l’attività dei profili di coloro che nell’azienda ci lavorano e la rappresentano, che l’azienda può comunicare i suoi valori in maniera efficace.

Non a caso infatti, le Risorse Umane di grandi multinazionali hanno avviato programmi ad hoc con lo scopo di far diventare dipendenti, collaboratori e manager veri e propri ambasciatori fornendo loro indicazioni ben precise su come utilizzare i canali digitali sia per fare in modo che coincidano con le strategie aziendali che per valorizzare, allo stesso tempo, i singoli individui con le proprie specificità e con i diversi contributi al successo dell’azienda.

Rendere la struttura partecipativa agli interessi del brand quindi, grazie alla creazione di contenuti nuovi, originali e coinvolgenti è un’ottima strada da seguire.

Il brand ambassador deve essere una persona che ha una conoscenza molto approfondita sia del brand che del mercato di riferimento in cui l’azienda opera e che è capace di identificare i bisogni espressi dal mercato stesso.

Sicuramente è un ruolo che può essere svolto da un professionista che riveste una posizione di spicco all’interno di reti sociali e digitali di estrema importanza per lo sviluppo e il consolidamento della brand awareness. 

Ma cosa fa il brand ambassador nello specifico? Possiamo sintetizzarlo in queste voci:

  • conosce e comprende bene mission, vision e obiettivi aziendali;
  • pianifica azioni di strategia adeguate per promuovere il brand aziendale;
  • conosce bene i competitors dell’azienda;
  • costruisce e consolida relazioni;
  • rappresenta l’azienda in tutti quegli eventi in cui è possibile presentare il brand;
  • condivide con l’azienda i feedback ricevuti dalle interazioni con il pubblico e i candidati;
  • ha notevoli capacità interpersonali, comunicative ed è disinvolto nel parlare in pubblico;
  • lavora sia individualmente che in squadra riuscendo a gestire ed organizzare il suo tempo per sviluppare ed elaborare le nuove strategie, ha spiccate abilità di adattamento e orientamento al problem solving;
  • è una persona estremamente creativa ed energica con un atteggiamento proattivo e appassionato.

Diventare ambasciatore del brand

Le piattaforme social oggigiorno sono indispensabili per supportare e incentivare progetti del genere.

Il più delle volte però, gli stessi manager non hanno le idee chiare su come coinvolgere i propri collaboratori affinché diventino brand ambassador della realtà aziendale.

Esistono ancora molti dubbi e timori, legati soprattutto alla sensazione di non riuscire ad avere un adeguato controllo della comunicazione digitale e all’effettiva efficacia di questo tipo di azioni per l’immagine aziendale.  

Naturalmente non può essere un’attività lasciata al caso o alla singola iniziativa personale, necessita invece di essere inserita all’interno dell’elaborazione di una strategia che sia ben delineata e non si limiti soltanto ai canali digitali ma che esprima appieno i valori reali che sono alla base della cultura condivisa internamente all’azienda.

Dovrà trattarsi di un vero e proprio percorso consulenziale che dovrà essere condiviso all’intera struttura che verrà in qualche modo coinvolta in maniera concreta e attiva, ma corretta, nella vita on line e off line del brand.

Ruolo sempre di maggiore importanza infatti, lo ricoprono le Risorse Umane che frequentemente, con le loro iniziative, danno vita a importanti occasioni ed eventi di comunicazione grazie a cui le persone interne all’azienda si sono fatte rappresentanti di valori aziendali che sono poi stati condivisi ed apprezzati anche esternamente.

Cosa significa quindi diventare ambasciatore di un brand?

  • avere la possibilità di rendere l’azienda “più umana” agli occhi di chi la vive dall’esterno;
  • raccontare con entusiasmo del proprio lavoro;
  • mostrare la propria esperienza e competenza attraverso una comunicazione rivolta alle persone;
  • creare una relazione di fiducia con l’azienda in quanto il brand ambassador è ritenuto maggiormente affidabile di un CEO perché non riconducibile direttamente ad interessi economici;
  • ottenere fiducia da parte del brand e riuscire valorizzare il lavoro svolto dall’intero team con conseguente clima di stima e affidabilità reciproca;
  • attrarre nuovi talenti e professionisti validi che cercano in una realtà aziendale un ambiente che valorizzi le competenze.

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Brand Ambassador per attrarre talenti

Sarebbe molto efficace se ogni azienda permettesse a ciascun collaboratore di raccontare le storie legate all’attività lavorativa o al proprio ruolo, oppure di un episodio che coinvolge tutta struttura organizzativa con le proprie parole e dalla propria prospettiva.

Il tutto naturalmente sotto l’attenta direzione di chi si occupa del progetto e che guidi almeno all’inizio, fornendo sostegno e consulenza, i diversi brand ambassador a svolgere il proprio compito nella maniera più efficiente.

Questo tipo di percorso da strutturare richiederebbe senz’altro un investimento economico e in termini di tempo, ma riuscirebbe nell’intento di veicolare messaggi davvero credibili che siano in grado di accrescere la visibilità e la reputazione di un’azienda. 

La finalità è fare in modo che tutti gli attori coinvolti si sentano orgogliosi di lavorare in azienda tanto da essere disposti a metterci la faccia e ad esporsi in maniera cosciente e spontanea.

Logica conseguenza è che per arrivare a questo occorre lavorare sulla comunicazione interna e sul creare, laddove non esista già, un clima di lavoro favorevole che abbia le sue basi nella valorizzazione delle persone, grazie a principi di correttezza e meritocrazia, al fine di creare autentiche connessioni interne.

L’azienda dovrebbe diventare il luogo di lavoro ambìto da talenti in circolazione che dicano a se stessi: «Io voglio lavorare lì!» perché sia on line che off line si è riusciti a dimostrare di essere realmente la Compagnia in cui tutti vorrebbero entrare a far parte.

Per questo motivo è fondamentale che i brand ambassador scelti trasmettano esternamente, ad esempio, quanto siano supportati da parte dei leader lo spirito di iniziativa e l’inventiva o quanta importanza venga data al work life balance.

Il clima aziendale, come già sottolineato, è un validissimo supporto al coinvolgimento di coloro che sono chiamati a prestare il loro volto all’azienda nella misura in cui i valori e la cultura aziendale si “toccano con mano” in ogni specifico dipartimento e la leadership del gruppo dei manager riesca concretamente a dare l’esempio con il proprio comportamento che incarna appieno vision e mission.

Perché, come detto in precedenza, la sicurezza economica e l’aspetto retributivo sono importanti ma la vera differenza la fa sempre più mostrare di essere realmente un’azienda capace di ascoltare le esigenze dei suoi collaboratori e proporre soluzioni personalizzate e corrispondenti ai loro bisogni.

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